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Giorgio CUSATELLI
Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere Moderne
Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere Moderne

Giorgio Cusatelli era un germanista, traduttore, letterato e docente di letteratura tedesca presso l’Università di Pavia.
Dopo aver studiato all’Università di Milano con Fubini, Cusatelli fu redattore della rivista Palatina, diretta da Roberto Tassi; la rivista, di rilievo nazionale, pubblicava scritti dello stesso Cusatelli, di Attilio Bertolucci, Mario Lavagetto e inediti di Carlo Emilio Gadda e dell’esordiente Pasolini. Nel 1957 Cusatelli entrava alla Garzanti, in cui rivestì ben presto il ruolo di direttore della redazione, e collaborò con Emilio Cecchi e Natalino Sapegno alla direzione della Storia della Letteratura Italiana, diresse il Grande Dizionario della Lingua Italiana e la collana dei «Grandi Dizionari delle lingue straniere», nonché la serie delle «Garzantine». Si deve a Cusatelli l’idea della realizzazione della grande Enciclopedia Europea alla quale chiamò a collaborare specialisti e studiosi di tutto il mondo.
Lasciata la Garzanti alla fine degli anni ‘60, Cusatelli passò ad insegnare Lingua e letteratura tedesca alle Università di Messina, Cagliari e soprattutto Pavia. In questo campo produsse, come critico e traduttore, opere di fondamentale importanza, valgano come esempio le traduzioni con saggi introduttivi di due opere di Johann Wolfgang Goethe: Le affinità elettive (Garzanti 1975) e il Divan occidentale-orientale (Einaudi 1990). Giorgio Cusatelli ha dedicato saggi ad autori della letteratura tedesca che spaziano dall’epoca romantica al moderno, da Goethe a Annette von Droste-Hülshoff, da Franz Kafka a Hermann Hesse, a Elias Canetti, a Robert Musil, a Günther Grass.
Cusatelli è stato anche un grande esperto di letteratura giovanile: ha diretto l’annuario di letteratura giovanile Al-Manacco, edito dall’Università di Pavia, e si è occupato a più riprese, nell’ambito di ricerche specialistiche, del fiabesco e del fantastico. Fra i molti saggi, il manuale di “gastronomia fiabesca” Ucci, ucci, e poi lo studio dei Grimm, della fiaba, del romanzo d’avventure dell’Ottocento, di Pinocchio di Collodi.
Dopo aver studiato all’Università di Milano con Fubini, Cusatelli fu redattore della rivista Palatina, diretta da Roberto Tassi; la rivista, di rilievo nazionale, pubblicava scritti dello stesso Cusatelli, di Attilio Bertolucci, Mario Lavagetto e inediti di Carlo Emilio Gadda e dell’esordiente Pasolini. Nel 1957 Cusatelli entrava alla Garzanti, in cui rivestì ben presto il ruolo di direttore della redazione, e collaborò con Emilio Cecchi e Natalino Sapegno alla direzione della Storia della Letteratura Italiana, diresse il Grande Dizionario della Lingua Italiana e la collana dei «Grandi Dizionari delle lingue straniere», nonché la serie delle «Garzantine». Si deve a Cusatelli l’idea della realizzazione della grande Enciclopedia Europea alla quale chiamò a collaborare specialisti e studiosi di tutto il mondo.
Lasciata la Garzanti alla fine degli anni ‘60, Cusatelli passò ad insegnare Lingua e letteratura tedesca alle Università di Messina, Cagliari e soprattutto Pavia. In questo campo produsse, come critico e traduttore, opere di fondamentale importanza, valgano come esempio le traduzioni con saggi introduttivi di due opere di Johann Wolfgang Goethe: Le affinità elettive (Garzanti 1975) e il Divan occidentale-orientale (Einaudi 1990). Giorgio Cusatelli ha dedicato saggi ad autori della letteratura tedesca che spaziano dall’epoca romantica al moderno, da Goethe a Annette von Droste-Hülshoff, da Franz Kafka a Hermann Hesse, a Elias Canetti, a Robert Musil, a Günther Grass.
Cusatelli è stato anche un grande esperto di letteratura giovanile: ha diretto l’annuario di letteratura giovanile Al-Manacco, edito dall’Università di Pavia, e si è occupato a più riprese, nell’ambito di ricerche specialistiche, del fiabesco e del fantastico. Fra i molti saggi, il manuale di “gastronomia fiabesca” Ucci, ucci, e poi lo studio dei Grimm, della fiaba, del romanzo d’avventure dell’Ottocento, di Pinocchio di Collodi.
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